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Tiro a segno

Tiro a segno

Il tiro a segno paralimpico è una disciplina gestita dall'Unione Italiana Tiro a Segno dal 2016. È possibile praticarla dal compimento del 10° anno di età. Possono partecipare a questo sport atleti con differenti disabilità quali: cerebrolesioni, amputazioni e compromissioni agli arti, lesioni midollari e a titolo dimostrativo anche disabilità sensoriali visive e uditive. Per lo specifico uso di attrezzi sportivi quali carabina e pistola la disciplina non è praticabile da persone con disabilità intellettiva. Per chi presenta una disabilità agli arti inferiori potrà scegliere di sparare sia con la pistola che con la carabina in posizione anche seduti da sedia da tiro o dalla carrozzina. Per chi presenta invece una disabilità agli arti superiori (tetraplegia) potrà sparare con la carabina utilizzando un particolare supporto con lo snodo a molla che sorregge la carabina ed esalta le abilità dell'atleta nella coordinazione del gesto sportivo e nella partenza del colpo sul bersaglio. L'atleta con disabilità agli arti superiori potrà essere assistito da una persona esperta nel maneggio e caricamento della carabina.

Il tiro a segno può essere praticato alla distanza di 10 metri con la pistola e la carabina ad aria compressa. Nelle distanze a 25 e 50 metri si utilizzano cartucce calibro 22. Gli allenamenti e le gare si svolgono in contemporanea con i normodotati seppure con classifiche separate, ma l'attrezzatura di base e il regolamento sono gli stessi. Con la pistola e la carabina ci sono diverse specialità a seconda della distanza o della posizione. Il Tiro a Segno è presente nel programma dei Giochi Paralimpici da Toronto 1976. Il tiro a segno migliora la concentrazione e sviluppa la sensibilità tattile fine. È uno sport introspettivo che aiuta nell'autostima, migliora la capacità del controllo del corpo e delle proprie emozioni. È uno sport d'esperienza dove il fattore età non esclude grandi prestazioni. Gli allenamenti e le gare in ambiente comune con i normodotati favoriscono l'inclusione sociale e lo scambio di esperienze sportive.

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